Disturbo del sonno negli anziani: trattamento


Il trattamento delle malattie collegate al sonno nei pazienti anziani deve tener conto dei cambiamenti fisiologici associati all’età.
L’insonnia è comune tra gli anziani.

Le benzodiazepine, sebbene potenzialmente efficaci, devono essere impiegate con attenzione e a dosaggi conservativi.
L’uso delle benzodiazepine è limitato dalla possibile insorgenza di sedazione nel corso della giornata.
I più nuovi farmaci non-benzodiazepinici appaiono promettenti.

Il disturbo di comportamento del sonno REM può essere trattato con Clonazepam ( Rivotril ), LevoDopa associata a CarbiDopa ( Sinemet ) ocon i più nuovi farmaci dopaminergici come Pramipexolo ( Mirapexin ).

L’igiene del sonno è importante per i pazienti con narcolessia. L’eccessiva sonnolenza diurna può essere trattata con stimolanti centrali; la cataplessia può essere migliorata con un antidepressivo.

La sindrome delle gambe senza riposo e il disturbo da movimento periodico delle gambe possono essere trattati con benzodiazepine o farmaci dopaminergici come l’associazione LevoDopa e CarbiDopa, e più recentemente dai più nuovi agonisti della dopamina.

Il trattamento dell’apnea ostruttiva notturna comprende la riduzione del peso corporeo e un corretto posizionamento durante il sonno ( su un fianco ), ma nella maggior parte dei casi il miglior rimedio è rappresentato dalla pressione positiva continua delle vie aeree ( CPAP ).
Il CPAP è molto efficace nel ridurre la fatigue diurna e le sequele dell’apnea ostruttiva durante il sonno. ( Xagena_2007 )

Wolkove N et al, CAMJ 2007; 176: 1449-1454



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XagenaFarmaci_2007